Il tavolino magico

Il tavolino magico - Ho mangiato a sazietà, neppure se ne avessi voglia potrei farci stare una foglia. Bèe! Bèe!

C'era una volta un sarto che aveva tre figli e una sola capra. Siccome questa doveva nutrirli tutti e tre con il suo latte, la capra veniva condotta ogni giorno al pascolo dove poteva mangiare della buona erba. Quando il figlio maggiore domandò se avesse mangiato a sazietà, la capra rispose: "Ho mangiato a sazietà, neppure se ne avessi voglia potrei farci stare una foglia: Bèe! Bèe!" Una volta arrivata a casa però la capra si lamentò: "Come potevo mangiare e lo stomaco saziare? Una tomba ho calpestato, neppure una foglia vi ho trovato. Bèe! Bèe!" Il padre si lasciò ingannare dall'animale e cacciò di casa il figlio maggiore. Nei giorni seguenti lo stesso accadde ai suoi fratelli.

Il giorno successivo il padre condusse egli stesso la capra al pascolo. "Capra sei sazia?" domandò la sera. E questa rispose: "Ho mangiato a sazietà, neppure se ne avessi voglia potrei farci stare una foglia. Bèe! Bèe!" Ma una volta arrivata nella stalla, la capra disse: "Come potevo mangiare e lo stomaco saziare? Una tomba ho calpestato, neppure una foglia vi ho trovato. Bèe! Bèe!" Fu così che il padre comprese di aver scacciato i suoi tre figli ingiustamente. Adirato, rasò la testa della capra e la cacciò via.

Il maggiore dei figli era andato a imparare il mestiere da un falegname. Finito il tirocinio il maestro gli regalò un tavolino dall'aspetto tutt'altro che particolare. Ma quando si diceva "Tavolino, apparecchiati!" eccolo d'un tratto coprirsi di gustose pietanze. In questo modo il ragazzo aveva sempre abbastanza da mangiare. Ora avvenne che una sera egli volle mostrare in una locanda ciò che sapeva fare il suo tavolino e invitò tutti gli ospiti a desinare con lui. Non appena un piatto era vuoto veniva subito sostituito da uno colmo. Ma l'oste voleva quel tavolino e quindi di notte lo scambio in segreto con uno simile nell'aspetto. Senza accorgersi di nulla, la mattina il ragazzo si mise sulla via di casa.

Il padre fu felice di riabbracciare il figlio e gli chiese che cosa avesse portato. "Questo tavolino qui". Inizialmente il padre non sembrava molto colpito, ma non appena udì quello che poteva fare il tavolino, invitò tutti i parenti. Il figlio mise il tavolino in mezzo alla stanza e disse: "Tavolino, apparecchiati!" Ma nulla apparve e quello rimase vuoto. Allora il giovane capì che il tavolino era stato scambiato.

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