Giardino di Federico

Nel 1733 nacque il giardino privato dei duchi e re, che deve il suo nome al duca Federico II, sebbene fosse stato progettato già nel 1730 su incarico del duca Eberardo Ludovico: dal bacino circondato da padiglioni si dipartivano scalinate verso ciascuno dei quattro angoli. Il duca Carlo Eugenio fece risistemare il giardino nel 1747/48 secondo il proprio gusto. Vi aggiunse una fontana a zampillo in marmo, probabilmente anche una grotta di stucco e madreperla, e sculture. Furono conservate le arcate, la casa delle scimmie e degli uccelli del duca Eberardo Ludovico. Il duca Federico II fece dividere il giardino in due zone contrapposte secondo i canoni del classicismo. Nella parte meridionale un intreccio di sentieri si dipana lungo aree fiorite e piantumate per giungere a un laghetto in cui si rispecchia il “fauno ebbro”. Un posto a sedere sotto un ombrello cinese invita a una sosta. Un effetto decisamente contrastante è quello suscitato dalla parte settentrionale, con terrazza, percorso perimetrale soprelevato, ampie scalinate, pergolati e geometriche aree erbose. La casetta turca in pietra, la casetta degli specchi e degli uccelli e le statue mitologiche conferiscono al giardino una giocosa levità, sottolineata da rose rampicanti, fioriere in pietra e arbusti dalla fioritura esuberante.

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